Raffaele de Grada, Coriere della Sera

Fa impressione che la figlia di un grande inventore dell’informale atretto sia cosi figuurativa. Non e  strano, pero: I figli rispettano, ma contraddicono I padri…

La pittrice é di origine armena, si sà, e in una simpatica autopresentazione  si riciama al suo paese, figurandosi che gli stessi Etruschi, gli antichi abitanti del luogo, il Senese, dovel lei risiede, siano qui giunti, in Toscana, dopo aver navigato dalle sue originali contrade della Lidia, sul mar Nero…

É centramente  una donna che sà quanto importante collegare I propri impulsi figurativi con una tradizione –sia pure la piu lontana e la piu dispersa – comunque nobilissima, com’é quella che toglie la rappresentata dalle contingenze provvisorie dell’esistenza per farla spaziare nei cieli augusti della storia.
 

John Russel Taylor, “The Times”, London

Maro Gorky percorre con persistenza la strada, ignorando il mondo che la circonda. Non ignorando, pero, la sua realtà geofisica, dato che anche se diventa ogni stagione piu astratta, rimane in fondo una pittrice di paesaggi. La sua mostra piu recente a Long & Ryle continua a semplificare l’apparenza tangibile della natura, e allo setesso momento di elaborarlo. E I colori vibranti sono particolarmente suoi.
 

Vittorio Sgarbi, Premio Micheti 1991

Maro Gorky (nata a New York) figlia  del grande artista armeno-americano Arshile Gorky, ha partecipato a numerose mostre personali e colletive in gallerie private londinesi e americane, ha ottenuto riconoscimenti e recensioni in riviste specializzate, quotidiani e periodici. In Italia ha partecipato ad importanti mostre tematiche.

Grazie al padre, Maro Gorky é in contatto con la pittura fin dall’infanzia ma sceglie modi e linguaggi espressivi del tutto deversi da quelli del genitore.

Legati ad una intensaa figurazione, ad un voluto recupero della decorativita e dell’espressivita, essi sembrano collegarsi strettamente al suo vissuto.
É evidente la sua origine armena e l’amore per l’arte italiana trasmessole dal padre che sosteneva di scendere quest’ultima direttamente da quella armena “tramite gli etruschi che arrivarono in barca dalla quella armena confinante al suo” afferma la stessa Maro.

É sull’onda di questi ricordi che l’artista decide  di scegliere l’Europa come luogo dove vicere. Prima é a Londra, dove conseque il doploma presso la Slade School of Art nel ‘ 65 , poi dopo aver sposato l’artista Matthew Spender , é in Italia (in Toscana in un suggestivo luogo della campagna senese)  dove decide di trasferirsi definitivamente. 
 

Maro GorkyCome dare vita ad un nuovo percorso d’arte?
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